venerdì 29 aprile 2011

IN VISTA DEL REFERENDUM DEL 12-13 GIUGNO

Prossimi eventi del Comitato Maremma

Nonostante le dichiarazioni del Presidente del consiglio, il Comitato Maremma “vota sì per fermare il nucleare” va avanti. Fino al 12 giugno tanti gli eventi in programma per la cittadinanza

Presentazione di libri, proiezioni di film, cene e conferenze tra maggio e giugno per informare la cittadinanza

A maggior ragione dopo le dichiarazioni del Presidente del consiglio, che ha affermato di aver realizzato la manovra per scippare i referendum ed evitando il voto che avrebbe fatto vincere il SI e che, allo stesso modo, avrebbe ripresentato la proposta a favore del nucleare una volta calmate le acque, come se gli italiani non fossero in grado di scegliere, il Comitato Maremma del “Vota sì per fermare il nucleare” continua la sua opera d'informazione. Sono diversi gli eventi in programma fino al 12 giugno, data in cui i cittadini saranno chiamati a votare per il referendum. L'emendamento approvato dal Senato passerà adesso al vaglio della Cassazione che deciderà se il referendum si svolgerà o meno.

Si parte venerdì 6 aprile con la presentazione del libro “Nucleare: a chi conviene?”, di Gianni Mattioli e Massimo Scalia, che si terrà alle ore 18,00 nella Sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma, con la concessione del patrocinio da parte della Fondazione Grosseto Cultura. Il libro, edito da Edizioni Ambiente, spiega cosa significherebbe per l’Italia investire sull’energia atomica anziché su fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico basandosi su un'analisi di dati reali e documentati provenienti da fonti internazionali. Gli autori sono tra i padri dell’ambientalismo scientifico in Italia. Docenti alla facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università “La Sapienza” di Roma, hanno entrambi ricoperto importanti incarichi politici.

Venerdì 13 maggio, sempre alle 18,00, proiezione di un cortometraggio e di un documentario sui disastri di Chernobyl e di Fukushima. L'incontro che si terrà nella Sala conferenze del Museo di storia naturale della Maremma vuole ricordare a 25 anni dall'anniversario di Cernobyl, le condizioni in cui vivono ancora oggi le popolazioni delle aree contaminate e stabilire le "connessioni" non troppo lontane tra l'incidente in Ucraina e il più recente in Giappone. Durante l'incontro saranno proiettati alcuni filmati tra cui il reportage realizzato dalla trasmissione Le iene realizzato a Prjpiat, nella cosiddetta "zona morta", il cortometraggio The door di Juanita Wilson e James Flynn, candidato agli Oscar nel 2010 e un dossier su Fukushima, realizzato da SkyTg24.

Giovedì sera, 19 maggio, ci sarà una cena denuclearizzata “A tavola per i referendum” organizzata al Circolo Arci khorakhane, in via Ugo Bassi 62 a Grosseto, alle ore 20,00. A seguire ci sarà la proiezione di filmati e reportage su Chernobyl e Fukushima. Per informazioni chiamare il numero 349.0089398. La domenica seguente, 22 maggio, ci sarà invece una manifestazione a Montalto di Castro contro il nucleare.

Inoltre il Comitato organizzerà stand e banchetti informativi nel centro storico di Grosseto per tutto il mese di maggio e l'inizio di giugno. Gli stand saranno tutti i giovedì di maggio, dal 5 al 26, e giovedì 9 giugno, la mattina dalle 9 alle 13 in piazza De Maria davanti alla pizzeria Pappagone. Mentre il venerdì lo stand si sposterà in piazza Socci dalle 16 alle 20. Per partecipare agli stand o per richiedere materiale informativo è possibile visitare il sito www.festambiente.it, chiamare il numero 0564.48771 o scrivere a fermiamoilnucleare@festambiente.it.

Hanno aderito al Comitato: Legambiente, Amici della Terra Grosseto, Wwf Grosseto, Libera, Movimento difesa del bene comune, Arci comitato provinciale, Mdc Grosseto, Rete dei comitati per la difesa del territorio, Comitato Terra di Maremma, Uisp, Terra, Cittadinanzattiva, Rete degli studenti medi di Grosseto, Associazione culturale Futuro di Maremma, Le Orme, Aics, Slow food, Giovani comunisti, Centro donna Grosseto, Federazione della sinistra, Pro loco di Alberese, Pro loco Marina di Grosseto, Sel, Festival resistente, Ecodem.

lunedì 11 aprile 2011

LA COLTIVAZIONE DI URANIO HA RISCHI NOTEVOLMENTE SUPERIORI AD ALTRI MINERALI
Simboli di rischio chimico

molto tossico


frasi R: R 26/28-33-53
frasi S: S 1/2-20/21-45-61


Le sostanze chimiche
vanno manipolate con cautela

Avvertenze
Radiotossicità (in sievert per gigawatt termico all'anno) del combustibile esausto scaricato dai reattori per diversi cicli del combustibile, in funzione del tempo. L'uso di uranio in reattori tradizionali determina i peggiori risultati.

A dosi non letali, la tossicità chimica dell'uranio può comunque produrre danni all'organismo: inalato in genere sotto forma di ossido (altamente solubile), l'uranio si discioglie nei liquidi delle mucose polmonari, ed entra rapidamente nel sangue. Nonostante gran parte dell'uranio assorbito venga espulso con le urine, la parte che non è eliminata si accumula nelle ossa e soprattutto nei reni; le conseguenze di questo accumulo producono effetti tipici dell'avvelenamento da metalli pesanti: dermatiti, gravi degenerazioni dei reni, necrosi delle arterie.

I danni da radiazione sono permanenti; l'uranio fissato nelle ossa e nei vari organi attraversati irraggia le cellule circostanti, con effetti particolarmente gravi sul midollo osseo. Inoltre le particelle inalate che non finiscono nel sangue possono restare nelle vie respiratorie per lungo tempo.

L'uranio non è assorbito attraverso la pelle; le particelle alfa che emette non sono in grado di penetrare la pelle, ciò rende l'uranio esterno al corpo molto meno pericoloso di quello inalato o ingerito.

Una persona può esporsi all'uranio sia inalandone le polveri nell'aria che ingerendolo con il cibo e con l'acqua; si calcola che l'assunzione media quotidiana di uranio sia compresa tra 0,7 e 1,1 microgrammi.

Persone che vivono in aree vicine a miniere che ne lavorano i minerali possono essere esposte a livelli di radioattività più elevati per via della produzione di polveri sottili e gas radon che vengono trasportati dai venti nelle zone circostanti.

Per la stessa ragione, senza un'adeguata ventilazione i lavoratori delle miniere sono esposti ad un elevato rischio di contrarre il cancro o altre malattie polmonari estremamente gravi. Anche le acque usate dalle miniere per il trattamento del minerale possono diventare veicolo di contaminazione per le aree vicine. Ricerche condotte nel 2005 dall'Arizona Cancer Center su sollecitazione della Nazione Navajo, in cui sono ubicate alcune miniere di uranio, hanno scoperto capacità mutagene di questo elemento, che è in grado di penetrare nel nucleo cellulare e legarsi chimicamente al DNA, alterandolo e provocando errori nella produzione delle proteine, e portare le cellule in stato precanceroso.

PRINCIPALI INCIDENTI NUCLEARI NELLA STORIA

Ecco l’elenco dei principali incidenti nucleari della storia, sperando di non dovere aprire nuove pagine dopo Fukushima. Sono 33 quelli ufficialmente riconosciuti anche da AIEA, ma diventerebbero almeno 130 se si includessero altri Incidenti denunciati da Greenpeace ed altre organizzazioni ambientaliste nel corso degli anni, come quello per esempio del 2008 in Francia a Tricastin.
Ciao a tutti e tutte,
il 23 aprile si avvicina!!
Vi invitaimo a partecipare a questo corteo pensato e organizzato dal coordinamento Una volta per tutte contro il nucleare a cui partecipano singoli e realtà organizzate che hanno deciso di opporsi in prima persona ai nefasti progetti nuclearisti dello Stato.
E' il 25° anniversario della catastrofe di Chernobyl: una catastrofe che non appartiene al passato, nonostante 25 anni di negazionismo.
Sarà un corteo che esprimerà le molte ragioni di una sana e autentica opposizione al nucleare.
Vi invitaimo a partecipare affinchè si dia una risposta chiara e netta contro il nucleare (civile e militare, scorie...) e per dimostrare che la nostra vita e quella delle future generazioni non è in vendita.

Vi ricordiamo che scenderemo in piazza senza simboli e bandiere di partito, non sarà in alcun modo tollerata la presenza di fascisti e xenofobi.

Per seguire le moltissime iniziative informative contro il nucleare e la presentazione del corteo di Caorso: www.autistici.org/controilnucleare
Info bus e come arrivare a Caorso: http://www.autistici.org/controilnucleare/?p=334

Assemblea permanente Una Volta per Tutte Contro il Nucleare- Milano-Saronno



CORTEO CONTRO IL NUCLEARE
SABATO 23 APRILE 2011, ORE 15 - PIAZZA DELLA ROCCA – CAORSO (PC) Il governo italiano ha deciso di riportare l’Italia dentro l’incubo nucleare che inizierà da Caorso.
Accettare il nucleare significa scegliere di:
· compromettere irreversibilmente la nostra salute e quella delle prossime 6.000 generazioni;
· vivere respirando continuamente le emissioni radioattive del normale funzionamento delle centrali;
· vivere quotidianamente nel grave e contingente pericolo di un incidente nucleare;
· inquinare ulteriormente l’acqua dei nostri fiumi e dei nostri mari.
· vivere sotto il continuo controllo militare necessario a proteggere gli impianti;
· accettare, ed esserne complici, che anche l’Italia diventi una potenza militare munita di armi nucleari e di distruzione di massa (le stesse aziende implicate nell’affare nucleare sono produttrici di armi atomiche);
CAORSO È CENTRALE PER IL PROGETTO NUCLEARE ITALIANO, che venga riattivata la vecchia centrale, costruita una nuova vicino al vecchio sito, o che diventi uno dei centri di stoccaggio delle scorie radioattive. Perciò è da Caorso che vogliono far partire la follia nucleare italiana, in cambio di una manciata di spiccioli chiamati “compensazioni” con cui il governo pensa di comprare i cittadini.
E’ QUINDI DA CAORSO CHE DEVE PARTIRE UN CHIARO E NETTO NO AL NUCLEARE. Nel 25⁰ anniversario della catastrofe di Chernobyl, che tanta distruzione e morte ha portato e continua a portare, scendiamo in strada per dimostrare che la nostra vita e quella delle future generazioni non è in vendita! Nessun Referendum ci garantirà ciò che la lotta in prima persona può fare. Ogni Referendum recupera, e affossa, le lotte e le contraddizioni esistenti nella società.
Scendiamo in piazza per dimostrare che 25 anni di negazionismo della catastrofe, di menzogne sulle conseguenze che sta avendo l'inquinamento radioattivo, di "progetti umanitari" per migliorare la qualità della vita delle popolazioni colpite non hanno raggiunto il loro obiettivo, perchè il "popolo di Chernobyl" sta morendo (tra tumori e malformazioni). Chernobyl non appartiene al passato, Chernobyl è adesso!
SCENDEREMO IN PIAZZA SENZA SIMBOLI E BANDIERE DI PARTITO (che comunque non saranno gradite, così come non tollereremo la presenza di fascisti e xenofobi) perché scegliamo di non delegare la salute, il nostro futuro e delle future generazioni a nessun altro se non a noi stessi!
Non c’è più tempo da perdere, uniamoci per un netto
NO AL NUCLEARE Né A CAORSO Né ALTROVE