A venti anni dall’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl che ha causato uno dei più gravi disastri della storia contemporanea, dopo un referendum in cui la popolazione si espresse contro la “via nucleare” per risolvere i problemi energetici, il governo italiano, intende intraprendere la costruzione di nuove centrali.
Nessuna delle questioni che furono alla base della scelta referendaria , e della strategia energetica di nazioni quali la Germania, che ha previsto l’affrancamento dal nucleare entro il 2020., è stata veramente risolta.
Il nucleare di terza generazione non ha requisiti di sicurezza assoluta. Il nucleare non ci affranca dalla dipendenza dai paesi produttori di materie prime.
Il nucleare non è economico.
I Rifiuti. I rifiuti sono suddivisi in tre categorie: a bassa attività (decadimento in qualche anno), media attività (decadimento in centinaia di anni) ad alta attività (decadimento in migliaia di anni)
Nel 2006 nel mondo vi erano 200.000 tonnellate di rifiuti ad alta attività, nel 2015 sono stimati a 400.000 nel 2050 1.000.000. A tutt’oggi non è stato possibile individuare una collocazione per questo tipo di scorie. Lo stoccaggio di questi materiali comporta costi enormi e notevoli pericoli riguardano il trasporto. Un deposito che in futuro potrebbe ospitare 70.000 tonnellate di residui, che è allo studio in Nevada ha un costo che si aggira su i 65 miliardi di dollari.
Ad oggi in tutto il mondo, centinaia di migliaia di persone soffrono per malattie prodotte da radiazioni, in molti casi in conseguenza di problemi derivanti dai siti di stoccaggio.
La storia del nucleare nel mondo è costellata di incidenti e sperimentazioni ad alto rischio, di cui esistono evidenze, possiamo solo immaginare quanti incidenti sono stati occultati. Il proliferare del nucleare aumenta i rischi di incidenti e questo dimostra la pericolisità di questa scelta per l’uomo e per il pianeta.
La considerazione che oggi paesi come la Cina e l’India stanno indirizzandosi a produrre l’energia necessaria al loro legittimo sviluppo sulla falsa riga delle nazioni occidentali, fa intendere che l’approvvigionamento di materiali fissili (*) e fossili sarà sempre più problematica.
In considerazione di quanto detto, obiettivo di primario interesse sociale è mirare alla sostituzione
del sistema di produzione con energia primaria rinnovabile.
Ci opponiamo alla costruzione di centrali nucleari in Italia, in rispetto alla scelta referendaria già espressa, e che tutti gli sforzi siano indirizzati verso lo sfruttamento delle altre forme di energia inesauribile, di cui è molto ricco il nostro paese.
giovedì 29 maggio 2008
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